“Cambiamo il traffico prima che il traffico cambi la città”.
- Prevenzione e riduzione della criminalità;
- Gestione delle situazioni di rischio in condizioni di emergenza, intervento immediato e soccorso da parte delle Forze dell’Ordine;
- Supporto delle attività di investigazione da parte delle autorità per analizzare reati, crimini e situazioni anomale. Ma anche situazioni particolari, che vanno dall’identificazione di eventi insoliti al riconoscimento di persone ricercate e all’analisi di luoghi cittadini come strade, piazze ecc.
Oltre all’utilizzo delle soluzioni adeguate, alla base di una città intelligente e sicura ci devono essere due aspetti: l’integrazione di diverse tecnologie e processi. Una forte collaborazione tra soggetti diversi, autorità e Forze dell’Ordine. Già nella nostra città il controllo della videosorveglianza è per esempio condiviso tra Polizia Municipale ed Arma dei Carabinieri.
Le nuove tecnologie – reti di sensori, dispositivi IoT, telecamere integrate con sistemi di intelligenza artificiale e software per l’analisi dei dati – aprono a molte possibilità in questo ambito. Senza parlare di come le stesse telecamere possano diventare esse stesse dei sensori per il monitoraggio del traffico e addirittura per il monitoraggio ambientale, per controllare quindi i livelli di inquinamento nell’aria, le vibrazioni o i rumori… e controllare così eventuali situazioni di rischio o diventare un efficace supporto in situazioni di emergenza.
Il monitoraggio del traffico è tra le applicazioni di videosorveglianza urbana più interessanti in quanto permette di controllare i flussi veicolari. Il controllo avviene attraverso sistemi di lettura targhe e nella nostra città abbiamo già il controllo su 5 varchi ed andiamo ad integrare con essi i controlli di sicurezza per verificare i veicoli in ingresso ed in uscita.
Centrale sarà per noi l’obiettivo di portare tutte le videocamere ad un livello di definizione elevato affinché forniscano immagini immediatamente e facilmente fruibili, identificabili e consultabili.
BARRIERE ARCHITETTONICHE
Fondamentale sarà rivedere il posizionamento dei parcheggi per disabili, per portarli vicino alle zone sensibili e di più alta frequentazione, e nello stesso tempo li dovremo rendere anche facilmente accessibili ai soggetti interessati. Di pari passo dovrà continuare il processo, già iniziato dall’attuale amministrazione, di abbattimento delle barriere architettoniche, il che andrà a favorire non solo chi ahinoi si muove in carrozzella, ma anche le mamme con neonati sui passeggini che amano passeggiare in città.
VIABILITA’
Questo periodo di traffico limitato ha visto arricchirsi questa strada di dehors ed elementi di arredo urbano, come panchine, fioriere e portabiciclette. Infine, a seguito degli ultimi negativi risvolti della crisi economica, si è riaperta dapprima in via sperimentale infine in via definitiva la circolazione sul Corso Nuova Italia, nella speranza che ciò portasse giovamento al commercio locale. Al di là del risultato su cui non andremo qui a disquisire, la viabilità del Corso è agli occhi di tutti parecchio ingolfata! Vuoi perché i santhiatesi hanno preso la bella abitudine di recarsi in centro in bicicletta, ed hanno bisogno dei necessari spazi di manovra, vuoi perché bar e negozi utilizzano molto volentieri (e anche per necessità covid) gli spazi esterni. L’arredo urbano è rimasto il medesimo del periodo della ZTL, che ad oggi risulta però molto ingombrante… infine gli automobilisti sono talvolta indisciplinati e parcheggiano dove non potrebbero. Pertanto, coinvolgendo anche figure professionali specializzate in ambito di urbanistica, va assolutamente ripensata in maniera approfondita la viabilità e la fruibilità del nostro Corso principale, per permettere a pedoni, ciclisti e automobilisti di utilizzarlo nel migliore dei modi, ricordando anche le esigenze dei nostri concittadini con disabilità, che hanno difficoltà ancor maggiori negli spostamenti.
La viabilità va però ripensata non solo su corso Nuova Italia, ma in parecchie zone e vie della città: piazza Aldo Moro e Vittorio Veneto, le circonvallazioni interna ed esterna, alcune vie ad alta percorrenza in uscita ed entrata dalla città. E questo sia per moderare la velocità delle auto, in alcune zone veramente eccessiva, sia per rendere meno pericolosa la viabilità dei pedoni.
Mauro Bedon
Candidato per la Lista Civica Impegno per Santhià
Scrivi un commento