Molti di voi mi conoscono personalmente e sanno che vivo da sempre nel centro storico della nostra cittadina. Essendo originario di una famiglia di commercianti ho avuto l’opportunità di conoscere questo mondo da che ero bambino, ma la mia famiglia lo vive da quasi un secolo: nel primo dopoguerra i miei nonni iniziarono a gestire una bottega alimentare che si trovava per intenderci dove oggi c’è la Pizzeria l’Acquario, e dai primi anni ’60 si spostarono nello storico locale sotto le nostre abitazioni, rilevando una Cooperativa alimentare che in seguito diventò A&O. Nel 1983 per la necessità di spazi più ampi il supermercato si è spostato in piazza S. Allende (dove ancora oggi si trova un’attività di questo tipo) e la mia famiglia lo ha gestito fino al 1994. Nel 1996 poi, a seguito della mia passione nascente per il mondo dei servizi alla ristorazione, insieme ai miei genitori abbiamo preso in gestione per quattro anni uno storico bar sempre nel centro cittadino.
Questo mondo, specialmente negli ultimi 20 anni, si è profondamente trasformato. Il lavoro del commerciante si è fatto via via più complesso, occorre essere sempre aggiornati e pronti al cambiamento trovandosi a trattare con una clientela sempre più esigente ed informata grazie alle nuove tecnologie, e che ha cambiato le proprie abitudini d’acquisto a seguito di una piccola “rivoluzione” nel mondo del lavoro. Oggi lavorano anche molte donne nelle famiglie, e spesso si lavora fino a tardi, fuori dal proprio comune di residenza; pertanto è radicalmente cambiato anche il modo di “andare a far la spesa” e di vivere la propria cittadina nel poco tempo libero a disposizione: magari si rimane a Santhià per un aperitivo, ma per fare acquisti si abbina la spesa per la casa presso un ipermercato ad un giro nei negozi delle gallerie commerciali ad esso legate. Ecco quindi che il commerciante “di paese” deve sfoderare abilità non comuni sia sull’aspetto della gentilezza ed attenzione al cliente sia su quello dell’offerta di prodotti d’eccellenza per riuscire ad evitare la facile dispersione degli acquirenti.
In una situazione generale già non facile, grande importanza ha assunto poi l’e-commerce, cioè il commercio on line, assorbendo una grande fetta di mercato. Tutti insieme dobbiamo trovare il modo di inserirci in questa nuova realtà forti delle solide attività commerciali santhiatesi conosciute da decenni anche nelle zone limitrofe. Credo sia importante creare una “vetrina” di e-commerce che coinvolga tutta la città. Tanti “piccoli” stanno muovendo con successo i primi passi in questo nuovo ambiente, ovviamente non da soli, ma seguiti ed appoggiati da esperti del settore sia in ambito tecnico informatico che del mondo della comunicazione. Come nuova Amministrazione ci metteremo a disposizione per creare un gruppo di lavoro che favorisca uno sviluppo in tale direzione, che non potrà che giovare ai molti che vorranno essere coinvolti.
Lasciando per un attimo la realtà virtuale e ritornando nel mondo reale, certamente sarà anche da ripensare l’arredo urbano del centro storico e delle altre aree, come corso Sant’Ignazio e le due circonvallazioni, che nel corso degli anni si sono arricchite di nuove attività commerciali, creando un insieme visivo coerente ed una viabilità scorrevole e circolare.
Sono infine del parere che le singole manifestazioni, se create “una tantum” e senza una reale programmazione che coinvolga vari ambiti della vita cittadina, non portino a un reale giovamento del commercio, se non magari ad una singola giornata ben riuscita, ma fine a se stessa. Ritengo quindi che si dovrebbe dar vita a un tavolo comune tra assessorato al commercio, assessorato alla cultura e associazioni turistiche della zona (Slowland, Via Francigena, ecc), insieme alla consulta delle associazioni santhiatesi e singole categorie commerciali (dico singole categorie poiché diverse sono le esigenze delle varie tipologie di esercizi) per programmare le attività “di piazza” su tutti i 12 mesi dell’anno, per non lasciare nulla al caso e creare un’offerta che possa non solo trattenere in città i Santhiatesi, ma attrarre anche curiosi dalle zone limitrofe.
Questi sono alcuni spunti su cui mi piacerebbe lavorare e cercare di realizzar per la nostra città. Sono naturalmente sempre disponibile e aperto a qualsiasi suggerimento da parte vostra che possa aiutare a migliorare e ampliare le mie idee.
Massimo Carando
Candidato per la Lista Civica Impegno per Santhià
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